I giardini occupano un posto speciale nella vita di molti scrittori e
scrittrici. Molti di loro vi si immergono per trovare ispirazione e conforto,
identificandoli come un luogo in cui fuggire, pensare e scrivere.
Diversi autori hanno descritto i giardini nei loro libri, usandoli
spesso come un dispositivo per lo sviluppo di trame e personaggi.
In letteratura i giardini rappresentano spazi di grande potenzialità,
luoghi che possono favorire la “guarigione” e “l’apprendimento”,
creare legami romantici e persino inviare personaggi in regni magici.
Raccontando la passione per il giardino che questi scrittori e scrittrici
amavano coltivare personalmente, ci si svelano tratti sorprendenti
della personalità di ognuno di loro.
Grazie all’incontro di Isabella Rizzato, ideatrice di itinerari culturali
(TheArtsJourney), con la prestigiosa acquarellista Silvia Molinari,
ha avuto inizio un ciclo di seminari di acquarello dalla tematica
letteraria, dedicati ad alcune delle più apprezzate scrittrici dell’Ottocento
e del Novecento. Ciò ha permesso di passeggiare virtualmente
nei giardini di Virginia Woolf, Vita Sackville-West, Jane Austen, Elizabeth von Arnim e
Emily Dickinson.